Viaggi: San Pietroburgo, la notte più lunga
giugno 2017
↓ scarica pdf
archivio >>
Corriere Viaggi - 16 giugno 2017
Il periodo dell’anno è quello giusto. Da fine maggio a metà luglio le notti di San Pietroburgo si vestono di bianco. Un fenomeno comune nel Nord Europa che nella città degli Zar si manifesta nel massimo splendore. Il culmine è il 21 giugno, con oltre 19 ore di luce. Il sole sorge alle 3.30 del mattino per tramontare dopo le 22.30. Con un lento crepuscolo che non termina mai. Così il viaggiatore può ammirare la malinconica penombra del fiume Neva. Mentre sull’acqua giocano i magici riflessi dei palazzi d’epoca descritti dal poeta Aleksander Puskin. Un'atmosfera sospesa, cara ai sognatori. Come il protagonista del Notti Bianche, il romanzo di
Fedor Dostoevskij. Deluso dal mondo e immerso nelle sue illusioni, trova pace solo al crepuscolo. Passeggiando lungo i tranquilli canali della “Venezia del Nord”.
Ed è questo l’incanto che ha spinto
Pietro il Grande, a trasformare 300 anni fa una regione paludosa del Nord, nella porta d’occidente della Madre Russia. Oggi accanto a romantiche passeggiare al sole notturno, San Pietroburgo offre spettacoli e divertimento. Per tutti.
Diciamo pure che le Notti Bianche sono diventate un brand da spendere. Uno dei simboli della città che trovate un po’ ovunque. Ci sono i pasticcini e il ristorante che si chiamano così. Ma anche un torneo internazionale di badmington (il nostro volano) e non poteva mancare la maratona delle Notti Bianche. E per chi preferisce stare comodo sul divano col bicchiere in mano c'è la vodka Notti Bianche, ma viene prodotta nella città di Cherepovets. In questo periodo nella citta degli Zar i festeggiamenti iniziano il tardo pomeriggio, spingendosi fino al sorgere del sole. Ecco qualche consiglio.
Tra i tanti locali di tendenza il
Buddha Bar (lungofiume Sinopskaya) con serate animate da deejay famosi e rock band. Il menù è internazionale con cucina fusion. Il Bar Mishka lungo Fontanka Naberezhnaya, riunisce nel sotterraneo un potpourry di artisti e appassionati d’arte. Tutti i drink, in onore al nome, vengono serviti con orsetti gommosi. Nella stessa zona il Pif-Paf è invece un accogliente bar con annesso un originale salone di bellezza. Chi ama il jazz si sposta al The Hat Bar su Belinskogo Ulitsa, qui staziona gente alla moda e si incontrano per ascoltare musica dal vivo. Per socializzare i giovani migrano nei bar studenteschi, economici e chiassosi come Nebar 2.0 e il Fidel. Quest’ultimo recensito da Tripadvisor tra i 10 migliori della città.
E poi ci sono bar e ristoranti per tutte le tasche e gusti lungo via Rubinstein. Si va dai crazy wine a disco music. D’obbligo musica “a palla” e balli sul cubo. Chi desidera un ambiente tranquillo con musica diffusa va invece al
Caviar Bar del Grand Hotel Europe (www.caviar-bar.com). Qui si gusta il miglior caviale beluga e sevruga della città, rigorosamente serviti con frittelle russe o uova alla Romanov. Secondo tradizione a tavola si innaffia il tutto con 70 tipi di vodka gelata. Il conto parte da 80 euro. Attenzione però, bevande escluse.
E durante il giorno che cosa fare? Il consiglio è di indossare scarpe comode, perché la città delle Notti Bianche va gustata a piedi. Senza fretta. Trasuda storia e cultura da ogni palazzo e monumento. Troverete sempre una mostra, un museo e un evento da scoprire. Conviene partire dalla storica fortezza di San Pietro a Paolo, nucleo originario della città. Vicino è ormeggiata la corazzata Aurora. Quella che sparò il primo colpo di cannone della rivoluzione d’ottobre.
Sulla sponda opposta della Neva la splendida piazza di Carlo Rossi con l’Arco di Trionfo e il
museo Hermitage. Si calcola che siano oltre 3 milioni i pezzi tra pitture, sculture e opere d’arte. Mettete in conto almeno mezza giornata per guardare solo il meglio. I capolavori di Leonardo e Raffaello. Ma anche tele di Van Gogh e Gauguin. Vista l’affluenza è bene prenotare la visita (www.hermitage.ru). Per gli amanti del balletti classici è d’obbligo assistere a uno spettacolo al prestigioso teatro Mariinskiy. A giorni alterni vengono messe in scena danze e opere, con la possibilità di assistere alle prove (www.mariinskiy.com).
Non lasciate San Pietroburgo senza visitare la
“Camera d’Ambra”. L’ottava meraviglia del mondo, si trova al palazzo d’Estate. Residenza estiva di Caterina, nel villaggio Puskin, a una ventina di chilometri dalla città. Venne donata nel 1716 dal re di Prussia a Pietro il Grande in cambio di una guarnigione di Ussari. Una stanza realizzata come un gigantesco puzzle mettendo assieme milioni di pietre delle cave siberiane. Tutto rimase intatto fino al 1941, quando le armate del terzo Reich premevamo alle porte di Leningrado. E nel mistero l’intera stanza sparì. Solo nel 1979 i russi la ricostruirono sui disegni dell’epoca. Ci sono voluti 23 anni di lavoro e una spesa di 12 milioni di dollari. Nel 2003 è stata inaugurata dal presidente Putin in persona. L’effetto wow per chi la vede è garantito.
Una sana dose di shopping si fa attorno alla prospektiva, con negozi e firme di marca, ma anche una sfilza di mercatini con artigianato locale. Al 35 di Nevsky Prospekt entrate nel Gostiny Dvor, la casa dei Mercanti. All’interno negozi e botteghe russe dove trovate di tutto. Un isolato al coperto ricostruito dopo i 900 giorni di assedio di Stalingrado. Da non perdere gli alimentari nella raffinata gastronomia Eliseevskij. Col meglio di caviale, wodka e salumi. Un tour dall’Italia nel periodo delle Notti Bianche lo propone
Sanpietroburgo.it di Milano. Cinque giorni con volo, hotel e visite ai musei (910 euro incluso visto). Chi invece ama il fai da te, trova su booking.com e skyscanner.it sistemazioni e voli. Con qualche occasione last minute.
twitter @utorelli